20/04/2024
La modifica dei provvedimenti relativi ai figli: come procedere

La modifica dei provvedimenti relativi ai figli: come procedere

La modifica delle disposizioni relative ai figli rappresenta un tema di notevole rilevanza e complessità che richiede un approccio serio e preciso. Spesso, le decisioni che coinvolgono i minori hanno conseguenze a lungo termine sul loro benessere e sviluppo. Pertanto, è fondamentale adottare un processo ponderato e rispettoso, considerando le necessità e i diritti di tutte le parti coinvolte. Navigare attraverso questo percorso richiede un’analisi attenta e una profonda comprensione delle leggi e delle dinamiche familiari, al fine di garantire una soluzione equa e giusta per il bene dei bambini coinvolti.

 

Quando cambiano gli accordi

 

Quando si desidera modificare gli accordi legali relativi ai figli, è essenziale seguire una procedura corretta. Bisogna per prima cosa esaminare attentamente l’accordo esistente riguardante custodia, mantenimento e visite dei figli, sia che sia stato stipulato tramite un accordo tra le parti o tramite una decisione del tribunale.

 

È fondamentale anche comprendere le specifiche disposizioni dell’accordo e individuare le modifiche desiderate e, nella maggior parte dei casi è necessario consultare un avvocato per diritto di famiglia per ottenere consulenza legale personalizzata e procedere con la modifica. L’avvocato supporterà nel redigere una richiesta di modifica che dovrà essere presentata al tribunale competente. Durante il processo, sarà fondamentale dimostrare che ci sono cambiamenti significativi nelle circostanze che giustificano la modifica degli accordi.

 

 

È sempre possibile modificare le disposizioni riguardanti i figli tenendo conto del loro interesse superiore. Un caso specifico previsto dalla legge come motivo per richiedere un cambiamento nel regime di affidamento è il trasferimento di residenza di uno dei genitori. L’articolo 155-quater del codice civile stabilisce che “se uno dei coniugi cambia residenza o domicilio e ciò ha un impatto sulle modalità di affidamento, l’altro coniuge può chiedere la ridefinizione degli accordi o delle disposizioni adottate, comprese quelle di natura economica“.

 

Per esempio, nel caso in cui il genitore al quale è stato affidato il bambino trasferisca i figli all’estero senza ottenere in precedenza il consenso dell’altro genitore, oltre alla possibilità di segnalare l’accaduto alle autorità giudiziarie competenti per perseguimento penale, il genitore non affidatario ha il diritto di richiedere in modo legittimo la revisione delle condizioni stabilite precedentemente.

 

 

Le modifiche relative all’affidamento

 

La revisione delle regole riguardanti la separazione e affidamento condiviso è un procedimento stabilito dalla legge n. 54 del 2006. Secondo questa legge, dopo che la procedura di separazione è stata completata, sia attraverso un accordo tra le parti sia tramite una decisione del tribunale, entrambi i genitori hanno il diritto di chiedere l’applicazione dell’affidamento condiviso.

 

La giurisprudenza ammette l’affidamento esclusivo dei figli quando il genitore non adempie all’obbligo di mantenimento o viola gli obblighi di cura e sostegno, mostrando disinteresse nei confronti del figlio. Inoltre, se uno dei genitori denigra l’altro genitore e ostacola il rapporto con il figlio, l’affidamento esclusivo può essere considerato.

 

Nonostante ciò, le decisioni di interesse principale per il figlio saranno prese congiuntamente da entrambi i genitori, mentre le decisioni di ordinaria amministrazione saranno di competenza esclusiva del genitore affidatario. Nel caso di una modifica delle condizioni di separazione stabilite prima del 16 marzo 2006, il genitore interessato deve seguire la procedura prevista dall’art. 710.